La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è un prestito non finalizzato con rimborso a rate costanti detratto direttamente dalla busta paga o dalla pensione.

Cessione del Quinto dello Stipendio o della Pensione. Quant’ è il massimo erogabile? La risposta a questa ed altre domande
Il massimo erogabile di questa forma di prestito dipende da diversi fattori: infatti, l’istituto bancario a cui si richiede la cessione del quinto valuterà l’ammontare del TFR, lo stipendio netto o la pensione e, prima di stabilire l’importo finale, stabilisce l’importo della rata da restituire. Infatti, è la rata a determinare l’importo finale concedibile al richiedente.
Inoltre, nell’erogazione del prestito incide anche l’età e altri fattori che incidono sul costo dell’assicurazione obbligatoria come sottolineato anche dalla guida di riferimento cessionedelquintok.com .
Massimo erogabile senza valore predefinito. Come già detto, il massimo erogabile da una cessione del quinto dipende da diversi fattori, primo fra tutti lo stipendio del richiedente. Per fare un esempio, e considerato che l’importo della rata non può superare il valore di un quinto del salario netto, è possibile affermare che uno stipendio netto mensile di 1.500 euro consente di accendere una rata fissa di 300 euro con una durata media di 96 mesi, ovvero 8 anni, che porta complessivamente alla somma di 28.880 euro. La durata del prestito è varia anche in funzione delle rate mensili ottenute dall’analisi dello stipendio o pensione.
Durata del prestito. A questo punto è necessario dire che non è possibile determinare in generale un importo preciso per tutti, e neanche la durata della cessione del quinto. Entrambi gli elementi dipendono dalla fattibilità delle condizioni presentate dal richiedente, che riguardano la retribuzione, l’età e gli anni di servizio, che rappresentano per l’istituto bancario una garanzia in caso di insolvenza. Quindi, la somma erogabile dalla banca con un la cessione del quinto è variabile e non può essere personalizzata in quote maggiori, ma deve rispettare il massimo consentito dalla percentuale che regola questo tipo di finanziamento. In generale, però, il massimo erogabile è 99.000 euro e la durata massima è di 120 mesi.
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Cessione del quinto: Tan, Taeg e spese accessorie
I Tassi di Interesse determinanti di una Cessione del Quinto sono principalmente TAN e TAEG, più tutte le spese accessorie che vengono incluse nel finanziamento. Per fare una scelta consapevole è opportuno indagare a fondo sul significato di ogni voce e capire effettivamente a cosa si riferiscono. Vediamo di seguito di capire nel dettaglio le spese complessive che comporta la formula della cessione del quinto.
Cessione del quinto: il TAN e TAEG. Il Tan e il Taeg sono due valori importanti nella cessione del quinto: il Tan è il Tasso Annuo Nominale, espresso in percentuale su base annua, e rappresenta il tasso di interesse applicato dalle banche all’importo lordo del prestito. Questo valore viene utilizzato per calcolare l’ammontare netto del finanziamento. Il TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale, è invece il tasso di interesse al quale espresso in termini percentuali, del costo complessivo del finanziamento su base annua. Questo valore comprende tutti gli oneri accessori, quali spese di istruttoria, spese di apertura pratica, spese di incasso delle rate, coperture assicurative, commissioni di intermediazione e tutti i costi previsti dal contratto.
Cessione del quinto: spese accessorie. Un contratto di prestito con cessione del quinto comprende, come si è visto, tante spese accessorie che possono essere suddivise in:
- Spese di istruttoria, che riguardano i costi relativi alla valutazione della richiesta che la banca finanziatrice pone a carico del richiedente e che consistono in spese di segreteria, bolli e notifiche. Queste spese vengono aggiunte in un’unica soluzione al momento dell’erogazione del prestito.
- Spese assicurative, che riguardano i costo relativi alla polizza assicurativa rischio vita e alla polizza assicurativa rischio impiego. Queste spese vengono trattenute dall’importo netto erogato.
Le commissioni bancarie sono un altro aspetto delle spese accessorie di cui bisogna tenere conto e anche queste vengono trattenute dall’importo netto erogato.